Francesca Zangrandi – Tristezza
Non ho rabbia né dolore. Non ho lacrime né urla. Il vuoto… ben tornato.
Non ho rabbia né dolore. Non ho lacrime né urla. Il vuoto… ben tornato.
Pensieri pesanti come macigni bloccano la strada. Vivo alla giornata, immerso in un mondo che non mi appartiene più. Il cuore beffardo continua a battere, prolungando la mia agonia.
È da giorni me le porto dentro, per non farle vedere, nasconderle agli occhi degli altri, evitare gli sguardi per non mostrale, stare in silenzio per non far sentire la voce rotta dal quel senso di tristezza che alberga dentro di me. È da giorni, mesi, anni, ormai che combatto tra me e le mie lacrime.
Forse far finta che vada tutto bene può consolare gli altri, ma credimi, dentro non è consolazione né rassegnazione, è e rimane dolore.
Sulla soglia del mio sguardo ho scoperto quanto sia difficile dimenticare la tua essenza.
“Perché piangi quando vai a dormire”? Perché le lacrime lavano il dolore solo se restano sole.
La mia mente gioca sporco.