Francesco Galizzi – Vita
È da un po’ di tempo che non vivo più.
È da un po’ di tempo che non vivo più.
Ricorda: perché nel ricordo c’è il pensiero;pensa: perché nel pensiero c’è l’amore;ama: perché nell’amore c’è la vita;vivi: perché nella vita c’è chi ti dirà “ti voglio bene”.
Il tempo scorre inesorabilmente, niente e nessuno può fermarlo, ogni giorno che passa lascia un segno. I solchi che segnano il viso, le piccole rughe che circondano gli occhi, i capelli bianchi, sono i segni del nostro vivere, raccontano di noi, sono la nostra ricchezza, la nostra forza.
Tra vivere e funzionare preferisco funzionare, fa soffrire meno di vivere.
Procedendo di pari dal Verbo divino la Scrittura Sacra e la natura, quella come dettatura dello Spirito Santo, e questa come osservantissima esecutrice de gli ordini di Dio.
Ho capito che capire è il preludio di soffrire.
Mi aprono gli occhi, ma non riesco a tenerli aperti.
Ricorda: perché nel ricordo c’è il pensiero;pensa: perché nel pensiero c’è l’amore;ama: perché nell’amore c’è la vita;vivi: perché nella vita c’è chi ti dirà “ti voglio bene”.
Il tempo scorre inesorabilmente, niente e nessuno può fermarlo, ogni giorno che passa lascia un segno. I solchi che segnano il viso, le piccole rughe che circondano gli occhi, i capelli bianchi, sono i segni del nostro vivere, raccontano di noi, sono la nostra ricchezza, la nostra forza.
Tra vivere e funzionare preferisco funzionare, fa soffrire meno di vivere.
Procedendo di pari dal Verbo divino la Scrittura Sacra e la natura, quella come dettatura dello Spirito Santo, e questa come osservantissima esecutrice de gli ordini di Dio.
Ho capito che capire è il preludio di soffrire.
Mi aprono gli occhi, ma non riesco a tenerli aperti.
Ricorda: perché nel ricordo c’è il pensiero;pensa: perché nel pensiero c’è l’amore;ama: perché nell’amore c’è la vita;vivi: perché nella vita c’è chi ti dirà “ti voglio bene”.
Il tempo scorre inesorabilmente, niente e nessuno può fermarlo, ogni giorno che passa lascia un segno. I solchi che segnano il viso, le piccole rughe che circondano gli occhi, i capelli bianchi, sono i segni del nostro vivere, raccontano di noi, sono la nostra ricchezza, la nostra forza.
Tra vivere e funzionare preferisco funzionare, fa soffrire meno di vivere.
Procedendo di pari dal Verbo divino la Scrittura Sacra e la natura, quella come dettatura dello Spirito Santo, e questa come osservantissima esecutrice de gli ordini di Dio.
Ho capito che capire è il preludio di soffrire.
Mi aprono gli occhi, ma non riesco a tenerli aperti.