Frasi in lingua straniera

Gabriel García Márquez – Frasi in lingua straniera

Hoy me rìo de los muchachos de ochenta que consultan al mèdico asustados por estos sobresaltos, sin saber que en los noventa son peores, pero ya no importan: son riesgos de estar vivo.Oggi rido dei ragazzi di ottant’anni che consultano il medico spaventati da questi crucci, senza sapere che a novanta sono peggiori, ma non importa più: sono rische dell’essere vivi.

Walt Disney (Walter Elias Disney) – Frasi in lingua straniera

Around here, however, we don’tlook backwards for very long.We keep moving forward, opening up new doors anddoing new things, because we’re curious…And curiosity keep leading us down new paths.Da queste parti, comunque, nonguardiamo indietro a lungo.Andiamo sempre avanti, aprendo nuove porte efacendo cose nuove, perché siamo curiosi…E la curiosità ci porta verso nuovi orizzonti.

Roberto Giusti – Frasi in lingua straniera

You are my tentation, passion and obsession. You are my heaven or hell, my happiness or pain. You are my smile or tear because you are my blood, damnation and only love that i want in my dark life…Sei la mia tentazione, passione e ossessione. Sei il mio paradiso o inferno, mia felicità o dolore. Sei il mio sorriso o pianto perché sei il mio sangue, dannazione e l’unico amore che voglio nella mia oscura vita…

Pearl S. Buck – Frasi in lingua straniera

“The truly creative mind in any field is no more than this: a human creature born abnormally, inhumanly sensitive. To him… a touch is a blow, a sound is a noise, a misfortune is a tragedy, a joy is anecstasy, a friend is a lover, a lover is a god, and failure is death. Add to this cruelly delicate organism the overpowering necessity to create, create, create, so that without the creating of music or poetry or books or buildings or something of meaning, his very breath is cut off from him. He must create, must pour out creation. By some strange, unknown, inward urgency he is not really alive unless he is creating.””La mente veramente creativa in qualsiasi campo non è altro che questo: una creatura umana nata anormalmente, inumanamente sensibile. Per lui un tocco è un colpo, un suono è un rumore, una disgrazia è una tragedia, una gioia è un’estasi, un amico è un amante, un amante è un Dio e fallimento è la morte. Aggiungere a questo organismo crudelmente delicato la prepotente necessità di creare, creare, creare, affinché senza la creazione di musica o poesia o libri o edifici o qualcosa di significato, il suo proprio respiro è tolto da lui. Egli deve creare, deve spargere creazione. Per qualche strano, sconosciuto stimolo verso se stesso egli non è veramente vivo a meno che egli stia creando.”