Alexandre Cuissardes – Frasi sull’Italia e gli Italiani
Troppi si sentono “all’altezza” di entrare in politica, molti cittadini invece non si sentono “alla bassezza” di votare qualcuno.
Troppi si sentono “all’altezza” di entrare in politica, molti cittadini invece non si sentono “alla bassezza” di votare qualcuno.
Gli italiani hanno fame di pane, Berlusconi ha fame di sottane.
L’Italia prima giardino d’Europa ora concentrato d’immondizia. Gli italiani popolo senza valori ed identità.
Il paese avrebbe bisogno di uomini di dovere non di uomini di potere.
Per ogni Papa che se ne va, ne arriva subito dopo o tra qualche giorno un altro, e, bene o male, il Vaticano sopravvive e si perpetua nei secoli con la stessa testa quadra di sempre e purtroppo, come al solito, collusa anche con la parte più corrotta e corruttrice della classe politica. Una realtà che è ormai sotto gli occhi di tutti ma che purtroppo molti ancora non se ne rendono conto, o piuttosto fingono che non sia così.
In Italia si sopravvive con soluzioni nostre, si muore con soluzioni, loro.
Quando sei a raccontare favole per tenerti stretta quella poltrona, pensi mai a chi sta facendo i sacrifici, per farsi bastare quel poco che gli lasci. Quando sei in giro a distribuire falsi sorrisi, per raccattare voti, pensi mai a chi piange perché non vede un futuro per suo figlio. Quando usufruisci degli agi che ti sei creato con qualche legge sotterfugio, pensi mai a chi vive nel disagio più assoluto. Quando sperperi in banchetti e viaggi inutili i soldi dei contribuenti, pensi mai a chi si è privato di quei soldi per il bene del paese e non ce la fa ad arrivare in fondo al mese. Quando ti guardi allo specchio e ti senti fiero della tua “folle” giornata, pensi mai a chi ha dato e continua a dare fino all’ultima goccia del suo sangue, per rimettere in sesto un Paese, di cui tu in gran parte sei responsabile della sua decadenza.
In Italia sono molti i cittadini sfiniti perché “hanno già dato” ma sono molti di più i furbi arricchiti perché hanno “già preso.”
L’idea di una Europa unita, da molti auspicata, per l’Italia non è la panacea che i fautori si attendevano. Al contrario; nel nostro Stato sociale, purtroppo, non c’è la certezza della pena per chi delinque. Questo stato di cose e l’abbattimento delle frontiere sono le cause della penosa situazione in Italia. Tutto ciò ha comportato che molti delinquenti, la feccia umana dell’Unione, si sono riversati nel nostro Paese, attirati come le mosche dal miele, certi di poter delinquere impunemente o quasi. Basta, è giunto il momento di porre fine a questa situazione, nel modo più drastico ed incisivo possibile.
In Italia importiamo mano d’opera per un lavoro che non esiste ed esportiamo il nostro made in Italy per eccellenza, le brutte figure.
Italia! Bella italia, nell’unione europea, è come un generale degradato a caporale.
Di quel “genio e follia” dei tanti che in passato hanno fatto grande e famosa l’Italia adesso è rimasta soltanto la follia dei tanti che la rendono piccola e ridicola.
Se, come molti dicono, quella alle mafie è una guerra allora è persa in partenza. Non si è mai visto vincere una guerra fatta a chi ha soldi, armi e soldati con i codici, le regole, le carte bollate e la costituzione.
Dopo i primi vagiti ormai passiamo direttamente ad usare l’inglese, all’italiano ci penseremo poi. Forse.
Dirò sempre Italia Settentrionale e mai Nord Italia.
Nord, centro, sud. L’italia vera siamo noi con i nostri vizi e problematiche, siamo l’italia che cammina ogni giorno con certezza per un futuro migliore. Evviva l’italia.
Dedicato a chi ci considera solo un numero, in tempi di democrazia, a chi continua a farci pagare i suoi errori e nonostante tutto continuerà a farlo. A chi mette gli interessi personali davanti a migliaia di vite umane, fregandosene altamente. Dedicato a chi ha fatto del nostro Paese, della nostra vita e della nostra dignità, un “rudere” di nessun valore.