Gabriele D’Annunzio – Morte
È inutile lamentarsi sopra una tomba; e il passato è come una tomba che non rende più i suoi morti.
È inutile lamentarsi sopra una tomba; e il passato è come una tomba che non rende più i suoi morti.
Ognuno di noi combatte e lotta tutta la vita contro i propri demoni interiori… a volte si vince, molto spesso si perde…
L’esperienza di morte riaccende la vita.
Chi si accorcia di vent’anni la vita, accorcia di altrettanto la paura della morte.
Viennesi! Imparate a conoscere gli Italiani. Noi voliamo su Vienna, potremmo lanciare bombe a tonnellate. Non vi lanciamo che un saluto a tre colori: i tre colori della libertà. Noi italiani non facciamo la guerra ai bambini, ai vecchi, alle donne. Noi facciamo la guerra al vostro governo nemico delle libertà nazionali, al vostro cieco testardo crudele governo che non sa darvi né pace né pane, e vi nutre d’odio e d’illusioni. Viennesi! Voi avete fama di essere intelligenti. Ma perché vi siete messi l’uniforme prussiana? Ormai, lo vedete, tutto il mondo s’è volto contro di voi. Volete continuare la guerra? Continuatela, è il vostro suicidio. Che sperate? La vittoria decisiva promessavi dai generali prussiani? La loro vittoria decisiva è come il pane dell’Ucraina: si muore aspettandola.
Il giusto non muore mai…
Non c’è sangue ne carne di fronte all’eternità.