Gian Genta – Stati d’Animo
Il controllo della mente: più pericoloso della ragione.
Il controllo della mente: più pericoloso della ragione.
Sono stanca di dar spazio agli altri togliendolo a me, sono stanca di essere quella sempre pronta per tutti senza considerare che non lo sono mai per me stessa, sono stanca di tenere chiuse nel mio cuore le mie preoccupazioni per ascoltare quelle delle degli altri, stanca di nascondere che anche io posso aver bisogno di essere sostenuta esattamente come tutti gli altri.
Rabbia, tensione, ansia, fobia, volere fare ma non poter fare. Poter essere libero, ma hai le ali tarpate. Volere fare e sentire tutte le accuse addosso. Sentirsi fuori, ma essere dentro, vivere come in un incubo, ma essere normali. Sentirsi diversi pur essere normali. Tanta gente non sa, non capisce, non sente e ti giudica, ti fa sentire diverso e per cosa, per ottusità e ignoranza, e non cerco compassione, ma cerco un po di fetta di mondo anche per me. In poche righe ho scritto cosa vuol dire soffrire di ansia, la mia.
E poi?Con tutto il vuoto che ho dentro… proprio l’amaro mi doveva rimane re in bocca!?I sogni…
A un certo punto ho sentito una sensazione a cui non sono mai riuscito a dare un nome. È un misto di malinconia, tristezza, insoddisfazione, ansia, felicità. Quando la sento mi commuovo. Mi succedeva spesso in passato. Era qualcosa che mi sfuggiva e che provavo soprattutto quando restavo solo o mi fermavo un po’ a pensare. Sentivo che saliva come il dolore dopo che hai preso una botta.
Una tranquilla e sincera solitudine è preferibile a una falsa e ipocrita vita di coppia. È difficile mentire quando ci si guarda negli occhi allo specchio.
Odio chi mi parla dietro, chi non ha il coraggio di dirmi quello che pensa liberamente, guardandomi negli occhi.