Gianluigi D’Agostino – Viaggi e vacanze
Non c’è viaggiatore più stanco di quello che non sia riuscito a raggiungere la propria meta.
Non c’è viaggiatore più stanco di quello che non sia riuscito a raggiungere la propria meta.
Ho chiesto ad un’amica quale fosse stato il suo viaggio più bello, “il mio viaggio di nozze” mi ha risposto, “siamo partiti in due, siamo tornati in tre”.
L’unico modo per liberarti della routine è capire in cosa stai sbagliando, devi allontanarti per un giorno, camminare tanto e visitare nuovi posti.
Certe sere son così… vuoi fuggire dai tuoi pensieri che rincorrono più veloci di dove le tue gambe ti potranno mai portare.
Così selvaggia e insaziabile è la vera voglia di viaggiare, lo stimolo di conoscere e di sperimentare cose nuove, che nessuna conoscenza e nessuna esperienza riescono a saziare. Uno stimolo che è più forte di noi e di tutte le catene, che vuole sempre più sacrifici da chi ne è dominato. […]Quando la terra chiama, quando ai vagabondi giunge il richiamo del ritorno e per noi irrequieti si delinea il luogo del riposo, allora alla fine non sarà un congedo, una timida resa, ma piuttosto un assaporare, grati e assetati, la più profonda delle esperienze.
Alla fine di un viaggio c’è sempre un letto da ricordare, un viaggio da ricominciare.
Mi piace un sacco quello che provo quando sto per intraprendere un viaggio, che sia per uno o più giorni non importa. Mi piace pensare che ogni viaggio mi faccia imparare e vedere cose nuove. Mi piace viaggiare perché forse in questi momenti mi ricordo che non serve prendere un treno o qualunque mezzo per farlo perché già sto viaggiando.