Gianni Giuliano – Poesia
Il mio miglior pregio è il tuo peggior difetto.
Il mio miglior pregio è il tuo peggior difetto.
I poeti sono come i bambini: quando siedono a una scrivania, non toccano terra coi piedi.
Non tutti i sensibili sono poeti e non tutti i poeti sono sensibili.
Il bello della poesia è che se ti trova smarrita, ti afferra e ti porta indietro. Se una mattina non vuoi parlare, ti convince e giù fiumi di parole. Se ti senti senza coraggio ti fa imbracciare nuove battaglie. A volte ti improvvisa principessa, o una farfalla leggiadra e poi che dire di quando ti senti sola e ti avvolge come una forza che ti stupisce ogni volta. Finché hai il dono della scrittura hai una certezza, ritroverai sempre un sentiero per arrivare alla parte più importante di te.
Ogni arte ha la sua tecnica. Per scrivere musica occorre innanzi tutto conoscere il pentagramma e la teoria musicale. Per poter dipingere occorre innanzi tutto conoscere il disegno e la prospettiva. E così via per l’architettura, per la scultura, per le arti minori… In ogni manifestazione artistica ricorrono aspetti tecnici fondamentali.Alla stessa maniera, per scrivere qualsiasi cosa in italiano, che sia romanzo, racconto, aforisma o poesia, o anche una semplice lettera, è fondamentale il corretto uso della lingua italiana. Della grammatica, innanzi tutto.Molti ritengono che non sia così; ma ciò accade solo per via di una prospettiva distorta, alla stessa maniera in cui molti preferiscono un’orchestrina di liscio ad una sala da concerto, ritenendo la musica classica un qualcosa di antiquato e tedioso.La colpa di questo decadimento della sensibilità artistica è di tutti noi: di un pubblico non educato al bello, di una critica spesso ruffiana che anziché educarlo lo diseduca, di una scuola sempre più ignorante ed ottusa, di poeti e scrittori inconsapevoli dei propri limiti… Ma anche di chi vede e comprende tutto ciò, e per indolenza o malinteso “rispetto” non apre gli occhi a tutti: indicando, senza paura di critiche o ostracismi, che “il re è nudo”, come seppe fare, col coraggio dell’innocenza, il bambino della famosa favola di Andersen.
La poesia è nell’intenzione. Andare a capo è una bandiera.
No, io non sono un poeta. I poeti vivono di delusioni. Io di delusioni muoio.