Gigliola Perin – Desiderio
Le tue labbra, la mia libertà. Le tue mani, il mio tormento. Il tuo corpo, il mio appagamento. Scappa da me e spoglieremo il desiderio per vestirlo con il piacere.
Le tue labbra, la mia libertà. Le tue mani, il mio tormento. Il tuo corpo, il mio appagamento. Scappa da me e spoglieremo il desiderio per vestirlo con il piacere.
Non smetterò mai di attenderti, perché so che esisti: ti voglio nella mia vita, affinché si tramuti… nella “nostra vita”.
L’anima muore durante la vita, non una, ma più volte, dicono che sia eterna ed è in quell’eternità che lei continua a morire.
Avrei raccontato un sogno. Avrei decantato le mie, le tue, le nostre illusioni.
Piano, piano, ho passato sotto la porta dei desideri ed ho detto: “vorrei che il suo amore per me non finisse mai”. “Vuoi di più?” “Sì, vorrei che il mio amore per lui non finisse mai… cioè, vorrei che l’amore tra di noi non finisse mai!” “C’è di più?” “No, questo mi basta! Non chiedo niente di più!”
Ho forgiato la chiave della porta di una magica città dei desideri… se il nostro amore è considerato un peccato da tutti saremo allora ben accetti.
Chi scherza con il desiderio cerca solo un pretesto di scottarsi con il fuoco.