Giorgio Antonicelli – Figli e bambini
Credevo di aver capito il tuo percorso figlia mia, ma mi sto perdendo dietro la tua scia, ciò mi fa impazzire, aspettami, spiegami, parlami negli occhi.
Credevo di aver capito il tuo percorso figlia mia, ma mi sto perdendo dietro la tua scia, ciò mi fa impazzire, aspettami, spiegami, parlami negli occhi.
Dico: “Certo, Mamma. Scusami, ho un sonno tremendo.” Mi metto a letto e prima di addormentarmi parlo mentalmente a Lucas, come faccio da molti anni. Quello che gli dico è più o meno la stessa cosa di sempre. Gli dico che se è morto, beato lui, e che vorrei essere al suo posto. Gli dico che gli è toccata la parte migliore e che sono io a dover reggere il fardello più pesante. Gli dico che la vita è di un’inutilità totale, è nonsenso, aberrazione, sofferenza infinita, invenzione di un Non-Dio di una malvagità che supera l’immaginazione. Sarah non la rivedo più. Certe volte mi sembra di riconoscerla per strada, ma non è mai lei.
Tutto tace,la cicala riposa,regna la pacenella notte rosa.Un lumino accesoaccanto al bambino,che attende una fiabaabbracciandosi al cuscino.La luna d’argentorisplende nel cieloed il grillo contentocanta sopra ad un melo.E la mamma con un bacioal suo dolce tesorogli rimbocca le coperteaugurandogli sogni d’oro!
Ci sono confessioni che arrivano senza il bisogno di essere pronunciate, altrimenti non ci si spiega come mai le madri sappiano sempre tutto.
Quando ero bambina chiesi a mia madre cosa fosse il “futuro” e mia madre rispose: “Il Futuro sei tu bambina mia”.Oggi mia figlia mi ha rivolto la stessa domanda e io… le fatto una carezza e l’ho abbracciata forte.
I nipotini sono l’ossigeno dei nonni…
Abbiamo bisogni di sorrisi semplici e spontanei, come quelli dei bambini. Donano serenità, quella che ormai manca a buona parte della gente.