Giorgio De Luca – Morte
La Morte estrae i numeri senza bisogno di mettere la benda e mischiare le palline.
La Morte estrae i numeri senza bisogno di mettere la benda e mischiare le palline.
La morte è quella terribile cosa, senza la quale, la vita sarebbe banale.
Nonna… la tua scomparsa avvenuta diversi anni fa ha lasciato dentro di me un vuoto incolmabile! Te ne sei andata così presto che non ho potuto nemmeno rivelarti i primi segreti d’amore di una allora quattordicenne! Dall’alto dei cieli tu mi guardi ma non mi basta! Vorrei riaverti qui… con me e so che questo non può avvenire! Se solo ti penso le lacrime scendono irrefrenabili.
Tentiamo di vivere in modo tale che anche il becchino, alla nostra morte, ne sia addolorato.
Qualsiasi cosa sua le provocava il pianto: il pigiama sotto il guanciale, le pantofole che le erano sempre sembrate da infermo, il ricordo della sua immagine che si spogliava in fondo allo specchio mentre lei si pettinava per coricarsi, l’odore della sua pelle che avrebbe persistito sulla sua a lungo dopo la morte. Si fermava a metà di qualsiasi cosa stesse facendo e si dava un colpo con la mano sulla fronte, perché all’improvviso ricordava qualcosa che aveva dimenticato di dirgli. Le venivano in mente di continuo le tante domande quotidiane a cui solo lui avrebbe potuto rispondere. Una volta lui le aveva detto una cosa che lei non riusciva a concepire: gli amputati sentono dolori, crampi, solletico, alla gamba che non hanno più. Così si sentiva lei senza di lui, sentendolo dove non c’era più.
Brindiamo al nostro incontro gustando ogni attimo di dolcezza per conservarlo tra i ricordi più…
Il silenzio è un ottimo alleato per combattere la strisciante ipocrisia.