Giuseppe Caputo – Tristezza
Il cielo è grigio come i tuoi occhi e vengon giù lacrime di nostalgia, di un tempo che non è mai stato.
Il cielo è grigio come i tuoi occhi e vengon giù lacrime di nostalgia, di un tempo che non è mai stato.
Puoi smettere di volare per tua scelta, o perché chi ti aveva fatto dono di due splendide ali, all’improvviso te le ha richieste indietro!
Improvvisamente lo vedo quasi correre attraverso la stanza e ritrovo le sue braccia intorno a me. È così doloroso a volte stare vicini. Sì, lo è, quando si è lontani spesso anche il dolore si allontana.
Non è facile restare a galla quando chi dovrebbe aiutarti ti tira verso il fondo dalla gamba. Soprattutto per chi non sa nuotare bene. A volte sembra che tu sia l’unica a voler salvare il salvabile, e non è facile per niente.
Malinconia…Cos’è di così forte che mi soffoca il respiro,che mi attanaglia il cuore e lo fa sanguinare…Mi guardo dentro la prendo tra le mani e la caccio via!Ma lei ritorna…Cosa vuoi da me?Cosa vuoi di mio?Rimane li silenziosa, io sento tanta confusione rumori e voci che non riesco a definire…Vai via che non ho niente da darti gli grido, ma sento solo la mia voce…Lei è ancora lì che aspetta…Qualcosa prenderà prima di andarsene, e a me lascerà un’altra cicatrice da sanare!
Oggi inizia il giorno con una rinuncia alla nostalgia, fa a meno della tristezza, metti su un bel sorriso, e, prova ad essere felice con un bel sorriso.
Vorresti piangere, ma ti prego, non farlo, il dolore di tale scena potrebbe sbranare il mio cuore.