Giuseppe Catalfamo – Morte
La morte di un genitore è quella più facilmente metabolizzata dagli “uomini”.Il grande dolore crea spazio ad una nuova libertà.
La morte di un genitore è quella più facilmente metabolizzata dagli “uomini”.Il grande dolore crea spazio ad una nuova libertà.
Per me si va nella città dolente, per me si va nell’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente.
Gli anni sono come le piramidi: contengono sempre qualche morto.
Mai dire di voler morire se veramente se ne è convinti.
Cosa c’è di più comune e di meno comune della morte. Muoiono tutti, ma ogni volta che muore qualcuno che conosci è come se fosse capodanno. Un capodanno alla rovescia. Un capodanno in cui ricacciare lo spumante nella bottiglia e forzargli dentro un tappo perché, se non la vita almeno la morte, abbia un senso.
Anch’io così, se egual destino m’è preparato, giaccerà morto, ma adesso voglio aver nobil gloria.
Dovrebbe “dirla lunga” che la prima volta d’amore per i novelli sposi s’identifica anche con un solenne,”consumare” il matrimonio.