Giuseppe Catalfamo – Morte
Ecco.Muoio…. e mi sembra di non aver neanche apparecchiato.
Ecco.Muoio…. e mi sembra di non aver neanche apparecchiato.
Non preoccupatevi se qualcuno parlerà male di voi oggi. Quando morirete parleranno bene. La morte libera da ogni il male chi rimane.
La Morte non è altro che l’epifora dell’anafora riguardante la Vita.
Chi s’avvelena di ricordi, muore nel passato.
La morte ti sovrasta: fin tanto che vivi, fin tanto che puoi, sii buono.
La vita è breve, ci dicono, sì, la vita è breve. Ma com’è morire? Cosa si prova quando la tua vita terrena finisce? Quando i tuoi occhi si chiudono per sempre e la tua anima si innalza verso Dio? Questo no, non ce l’hanno mai raccontato, e ancor oggi io sento che la sua morte non l’ho ancora superata. Certo, so che lei mi guarda pacifica e con occhi angelici, ma ogni morte altrui risveglia in me forti dolori. Dolori incancellabili. Dolori indelebili Dolori paralizzanti, come la morte.
Ci sono due tipi di morte: quella della ragione e quella del corpo, ma solo della seconda abbiamo paura? Non è più doloroso essere morti da vivi?