Giuseppe Catalfamo – Morte
Il massimo da fare per esser immortali è creare la condizione che per una cinquantina d’anni dopo la dipartita amici e familiari parlino bene di noi, ancor più che lo pensino.Dopo francamente che ce frega.
Il massimo da fare per esser immortali è creare la condizione che per una cinquantina d’anni dopo la dipartita amici e familiari parlino bene di noi, ancor più che lo pensino.Dopo francamente che ce frega.
La morte ci separa dalle persone terrene, ma c’unisce a quelle nei cieli.
Se hai amato, se hai vissuto in sintonia con il divino, la morte sarà il culmine, il crescendo dell’esistenza e vedrai che la morte non esiste.
Nel diciannovesimo secolo il problema era che Dio è morto; nel ventesimo secolo il problema è che l’uomo è morto.
Forse non lo notiamo ma In giro ci sono vivi che sono più morti dei morti e sepolti.
La vita è un desiderio, che ci inganna lungo il cammino. Conducendoci delusi a una certa fine.
La morte quando ti porta via a 21 anni non può essere un disegno divino…. Non riesco a crederlo e neppure voglio.