Giuseppe Catalfamo – Morte
Il massimo da fare per esser immortali è creare la condizione che per una cinquantina d’anni dopo la dipartita amici e familiari parlino bene di noi, ancor più che lo pensino.Dopo francamente che ce frega.
Il massimo da fare per esser immortali è creare la condizione che per una cinquantina d’anni dopo la dipartita amici e familiari parlino bene di noi, ancor più che lo pensino.Dopo francamente che ce frega.
Deluso nel tempo da una vita illusoria, contraffatta e malvagia, or ora mio Dio ti imploro dammi in eterno la pace, per tornare alla terra… mia madre.
È meglio morire in piedi che vivere sulle ginocchia.
Fui la prima volta di Carla, eravamo poco più che adolescenti.Facemmo l’amore non più di cinque volte,poi mi lasciò per un 25enne biondino, giocatore di rugby.Ci perdemmo di vista, andò a studiare in Californialaureandosi in ingegneria applicata alla meccanica quantisticae sposò Marcel, un boxer mediomassimo di colore.Questo me lo confidò poco tempo fa quando mi spiegòla sua evoluzione dalla nostra prima volta.è strettamente correlata con la Cosmologia, ovvero la fisica dell’infinitamente grande>.In pratica partì da me per arrivare al boxeur.
In un Paese nel quale Governo ed Opposizione han le stesse facce da circa 31 anni,dove il volto nuovo è “Sceso in campo” nel settembre 1994,il popolo non può che esser complice.
Non è possibile gustare la dolcezza del miele senza aver assaporato il disgusto del fiele.
Il tema della morte – quella “terra incognita” di cui nessun viaggiatore ci ha mai raccontato…