Giuseppe Nicosia – Filosofia
Non mi piacciono i “mai”, sono come i “per sempre”, ma pessimisti. Io non credo nei “per sempre”.
Non mi piacciono i “mai”, sono come i “per sempre”, ma pessimisti. Io non credo nei “per sempre”.
L’infinito è l’istante che si ferma nell’attimo.
La coscienza è la scoperta che noi non siamo, siamo un divenire ma non siamo un essere.
C’è un solo mondo, ed è falso, crudele, contraddittorio, corruttore, senza senso… Un mondo così fatto è il vero mondo… Noi abbiamo bisogno della menzogna per vincere questa “verità”, cioè per vivere… La metafisica, la morale, la religione, la scienza… vengono prese in considerazione solo come diverse forme di menzogna: col loro sussidio si crede nella vita.
Per chi sa volare con le ali del’immaginazione. C’è sempre una morbida nuvola pronta a fare da cuscino. Nel caso di una caduta improvvisa.
Gli anni passano, non c’è niente da fare, loro non guardano in faccia nessuno, ricchi, poveri, giovani, meno giovani, niente sono senza cuore, sono imperterriti, loro avanzano, avanzano e ogni tentativo di fermarli è praticamente impossibile, e così ti ritrovi a fare il primo compleanno, poi i fatidici diciotto anni, il primo quarto di secolo, e pian piano ecco che arrivi a cinquanta, “cinquanta mezzo secolo di vita”, tu non ti senti vecchio, poiché dentro la tua anima non hai età, ti senti ancora un ragazzo, e quando per un attimo te li dimentichi è la gente che te lo fa notare, te lo dicono spudoratamente, senza mezzi termini, “stai diventano vecchio”, non c’è nulla da fare, devi desistere alla realtà, gli anni passano.
Forse, il poeta è semplicemente colui che riesce a trasformare la propria follia in poesia.