Giusi Vanella – Vita
A una certa età, non si coglie più la poesia della neve: si teme solo di scivolare sul ghiaccio.
A una certa età, non si coglie più la poesia della neve: si teme solo di scivolare sul ghiaccio.
Prendi una forchetta, un cucchiaio, e un coltello. Prepara la tavola della tua vita: taglia con il coltello i pettegolezzi, con il cucchiaio invece prendi un po’ di umiltà, con la forchetta infilza te stesso. Vedi se sei cotto oppure ancora devi crescere.
Qualche volta mi devi spiegare chi ce lo fa fare, perdìo. Tanto, lo sai come finisce una volta o l’altra: mezzo milione a un ragazzotto qualunque e quello ti aspetta sotto casa.
Il male non è che fuori si invecchia, è che molti non rimangono giovani dentro.
Tutti che promettono e tutti che giudicano. Questo è un mondo fatto di ladri di sogni e di finti maestri di vita.
Si è sempre debitori verso il luogo di nascita perché è stato il primo a mostrarci la bellezza del mondo.
Quando eravamo piccoli e ci facevamo male le nostre madri, per minimizzare ci dicevano – non è successo niente, non è mica la morte d’uno-, adesso siamo talvolta costretti a pensare che è la morte d’uno, a volte, ad essere invece il male minore.