Giusi Vanella – Vita
A una certa età, non si coglie più la poesia della neve: si teme solo di scivolare sul ghiaccio.
A una certa età, non si coglie più la poesia della neve: si teme solo di scivolare sul ghiaccio.
Possa io fare della mia vita qualcosa di semplice e diritto, come un flauto di canna che il Signore riempie di musica?
Girando sempre su se stessi, vedendo e facendo sempre le stesse cose, si perde l’abitudine di esercitare la propria intelligenza e lentamente tutto si chiude, si indurisce, si attrofizza come un muscolo.
E poi riuscivo a percepire anche il tuo bisogno di evadere, di evadere dalla corruzione che aveva messo in schiavitù una popolazione intera, quelle false pretese morali di chi aveva già tutto pronto e doveva solo agire, noi non eravamo così, a noi piaceva pensare a quello che facevamo e se una cosa non ci andava la evitavamo senza problemi; non è da tutti, pensateci, vi assicuro che non è tutti, parla l’esperienza di quello che ho visto.
Se passando nel tempo impari e comprendi il silenzio; ovunque andrai, avrai un “tempio”.
Capita di voler ascoltare solo il silenzio, capita di voler rimanere soli con noi stessi, capita di decidere che l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è essere capiti per questo.
“E a volte ti prende qualcosa da dentro che fa più male di tutti i dolori che hai avuto finora ma una medicina per un’anima che brucia, per un’insicurezza che ti prende e ti lascia stremato in angolo della tua testa e per quel silenzio che ti spezza no, non l’hanno ancora trovata. Solo le parole di qualche idiota che ti dice” tanto passa “e penso che la gente dovrebbe prima vivere con addosso le nostre emozioni prima di aprire la bocca.”