Carlo Cavola – Guerra & Pace
Dove c’è la pace prima c’era la guerra come il bene con il male.
Dove c’è la pace prima c’era la guerra come il bene con il male.
Non si può separare la pace dalla libertà perché nessuno può essere in pace senza avere la libertà.
Ora che ho visto cos’è la guerra, so che tutti se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: “E dei caduti che facciamo? Perché sono morti? “Io non saprei cosa rispondere. Non adesso almeno. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita davvero.
La pace comincia dal cuore.
Come si può ottenere una vittoria in una guerra, oggi, se nulla rimarrebbe della vita.
Non è bello ciò che è bellico, è bello ciò che è pace!
La pace è un eterno abbraccio tra tutti i popoli del mondo.
La guerra è un cerino in fiamme.La pace è il mare che con le sue acque deve spegnere quel cerino.
Bisogna combattere la violenza. Il bene che pare derivarne è solo apparente; il male che ne deriva rimane per sempre.
Da un lato la grande forza della guerra ci spinge a sopravvivere, dall’altra la grande pace che ci spinge ad odiare la guerra.
Tra una strage e l’altra le emozioni si raffreddano.
La violenza non è forza ma debolezza.
Se un uomo è gentile con uno straniero, mostra d’essere cittadino del mondo, e il cuor suo non è un’isola, staccata dalle altre, ma un continente che le riunisce.
Non è il caso né di avere paura né di sperare, bisogna cercare nuove armi.
Non si piange sulla propria storia, si cambia rotta.
Combattere per la pace è come fare sesso per la verginità.
Nessuno trova pace sottraendosi a se stesso.