Luna Del Grande – Guerra & Pace
Noi ribelli non porgiamo l’altra guancia e nemmeno nascondiamo la mano quando tiriamo la pietra, anzi, siamo pronti per il secondo round se il primo non basta.
Noi ribelli non porgiamo l’altra guancia e nemmeno nascondiamo la mano quando tiriamo la pietra, anzi, siamo pronti per il secondo round se il primo non basta.
Al giorno d’oggi tutto gira intorno alla violenza. Troppi angeli volati via, troppe anime strappate crudelmente alla vita e un’infinità di bastardi che camminano come diavoli in cerca di gloria. Tempi davvero tristi.
Dal cuore in pace nasce il sorriso.
Non siamo noi la causa di quello che fa Al-Qaida. Io sono responsabile di un giornale in Francia, non di Al-Qaida. Non bisogna puntare il dito contro delle vignette satiriche, bensì contro i terroristi che non hanno bisogno di questo pretesto per agire.
Se la guerra insegna qualcosa, insegna a non capire.
L’errore che hai fatto e quello di perdermi, non lo dico per vantarmi ma persone come me ce ne sono poche in questa mondo. Arriverà il giorno che lo capirai e mi rimpiangerai, e non sarò li come ho fatto sempre a dirti: non fa nulla ci sono ancora qui per te.
Se sei sicuro di perdere ed hai una via di fuga, fuggi.Se è sicuro di perdere, ma non hai una via di fuga, combatti con onore.Se sei sicuro di vincere e non hai una via di fuga, combatti.Se sei sicuro di vincere ed hai una via di fuga, combatti usando la fuga per aggirare il tuo nemico.
Gli italiani prima hanno perso la guerra, poi hanno perso la pace?
Lasciamo pure che l’ignoranza e l’invidia vincano la battaglia, ma sarà sempre l’intelligenza a vincere la guerra annientandola.
Le guerre non si vincono né con i pugni e neppure con le campagne elettorali, ma si possono vincere con la follia di una buona idea e la determinazione di un umile folle.
Nella battaglia fra prepotenti vince sempre il più idiota.
La vita è troppo breve e preziosa per impiegarla a farci la guerra.
Fra l’odio e il rancore, sono ancora per l’amore.
Per chi viene sconfitto la guerra è una brutta storia, da dimenticare. Per chi vince diventa “la storia”, da scrivere e ricordare.
Le strategie d’amore e quelle di guerra hanno in comune una cosa: chi cede per ultimo domina. Tra le braccia di Venere, Marte mitiga il suo ardore.
Penso che la libertà è uno dei termini più oscuri ed ambigui, perché siamo nati già con delle “catene invisibili”, ed un uomo in sé è anche una massa di contraddizioni. Ma all’essere umano è concessa “la coscienza”, mentre, all’umanità “la civiltà”: la consapevolezza di convivenza nell’usare “l’arte pacifica del reagire”, non le azioni barbariche.
Non è da oggi che il pensiero di Hobbes appare affetto da una visuale troppo ristretta: la panbelligeranza non è confinabile all’ambito politico e antropocentrico, la guerra è di tutto e tutti contro tutto e tutti.