Jean-Paul Malfatti – Destino
Quando ero piccolo gli americani ridevano del mio inglese; oggi sono gli italiani a ridere del mio italiano.
Quando ero piccolo gli americani ridevano del mio inglese; oggi sono gli italiani a ridere del mio italiano.
È incredibile come certi attimi rimangano scolpiti nella mente; è inspiegabile come alcune semplici coincidenze possano spingerci a intraprendere nuove direzioni, trasformandosi così in importanti punti di svolta nella nostra vita.
Mai nulla di grande è stato realizzato se non da chi ha osato credere che dentro di sé, ci fosse qualcosa di molto più grande delle circostanze.
Avrei voglia di non volere ciò che non mi appartiene.
Infarciti del superfluo, ma terribilmente inconsistenti; così diventano gli uomini che non mirano all’essenziale.
A cosa serve vivere aspettando qualcosa che forse non arriverà mai? Non ne conosciamo il nome né l’aspetto. Aspettiamo il niente che colmi l’insoddisfazione che regna nel mondo.
E se questi uomini moriranno ingiustamente, sarà un serio problema per il re, che li ha condotti a questo.