Jules Renard – Paradiso & Inferno
Siamo sulla Terra per ridere. Non potremo più farlo in purgatorio o all’inferno. E in paradiso sarebbe sconveniente.
Siamo sulla Terra per ridere. Non potremo più farlo in purgatorio o all’inferno. E in paradiso sarebbe sconveniente.
Sono un viandante sullo stretto marciapiede della terra, e non distolgo il pensiero dal Tuo volto che il mondo non mi svela.
Se temi la solitudine non cercare di essere giusto.
Esageravo per scoprire, rimasi meravigliato nel vedere!
C’è un inferno da cui fuggire e un paradiso in cui restare, ecco cosa rappresenta la scrittura. Puoi diventare qualunque cosa e mimetizzarti, puoi trasformarti divenire per poi ritornare allo stato originario. La scrittura non ha dogmi rigidi, non rema contro la natura di chi la usa e non ha perimetri.
Se è vero che le affannose pene della vita saranno ripagate da altrettanta pace, allora quando i nostri ciechi occhi mortali potranno finalmente aprirsi, saranno inondati dallo splendore di una luce mai vista.
Aveva il viso d’angelo, ma dentro bruciava l’inferno.