Ken Follet – Silenzio
Io sono certa che nulla più soffocherà la mia rima, il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni nella gola come una trappola da sacrificio, è quindi venuto il momento di cantare una esequie al passato.
Io sono certa che nulla più soffocherà la mia rima, il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni nella gola come una trappola da sacrificio, è quindi venuto il momento di cantare una esequie al passato.
Solo il dolce silenzio del mattino dà voce alla pace nel cuore.
L’urlo aggredisce, il silenzio ferisce. La vita è rumore, il silenzio è la cenere dopo il fuoco del frastuono.
Silenzi del cuore risuonano come echi lontani di gioie passate, pesano come macigni sul anime morte, anelano a sprazzi di luce che squarcino tenebre di dolore. La speranza come onda potente spacca gli argini della rabbia, la giaia prorompe e invade ogni angolo della vita emerge dal dolore e ridona luce a tutto l’essere. Mani amiche ti risollevano e ti consolano in un dolcissimo atto di umana pietà.
Il silenzio vale più di mille parole, lo so, è che alle volte hai bisogno di quelle mille parole.
“Il silenzio vale più di mille parole” vale solo per chi non ha parole.
Chi ti vuole ascoltare ti ascolterà, anche se rimani in silenzio, ma chi non ti vuole ascoltare non ti sentirà neanche se tu gridassi.