Roberto Giusti – Lavoro
Riconoscenza: parola sconosciuta ai datori (sfruttatori) di lavoro.
Riconoscenza: parola sconosciuta ai datori (sfruttatori) di lavoro.
Il volontariato è l’unico lavoro il cui stipendio è fatto di emozioni, è la dimostrazione che il denaro non è l’unica merce di scambio ma un artefatto creato dall’essere umano e anteposto a tutto, anche al bene comune.
Anche essere mantenuti è un lavoro!
Per fare in modo che una persona dia il meglio di sé nel lavoro, bisogna motivarla non con la paura e l’intimidazione, ma dandole ispirazione, incoraggiamento e il dovuto rispetto.
Non lavorare mai molto per gli altri,non ti diranno mai: oggi hai fatto molto!
Il malessere è nella insufficiente tutela del lavoro, della vita sul lavoro. Questo è stato e rimane un mio assillo.
Sono così impegnato che non ho tempo nemmeno per il non avere un cazzo da fare.
Siamo tutti in malanimo per le deficienze del sistema sociale ma solo pochi operano quotidianamente per l’avvento di un mondo migliore.
Mi hanno detto:- Caro amico, se vuoi fare i soldi, ti devi alzare presto la mattina, lo conosci il detto “Il mattino, ha l’oro in bocca”?Io tutte le mattine mi sveglio all’alba, ma credo che da qualche parte, qualcuno, si alzi prima di me!
Nulla è più efficace della pura incompetenza per deviare altrove il lavoro. Più incompetenti sembrerete, meno lavoro vi verrà chiesto di fare. Questo atteggiamento non è esente da rischi, potreste essere giudicato un imbecille ed essere promosso dirigente.
Il lavoro è come un palo: ha due capi. Se lavori per uno che se ne intende gli dai la qualità, ma se lo fai per uno stupido, basta contentare l’occhio.
Che cosa è lavoro? E che cosa non è lavoro? Sono questioni che lasciano perplessi i più saggi fra gli uomini.
Nel mondo non c’è solo chi vive senza lavoro, ma anche chi lavora senza vivere.
La realtà del lavoro operaio, con i suoi problemi e anche nella sua configurazione umana, ha rappresentato una parte importante della mia vita. E non lo dimentico.
Non si può correre il rischio che i giovani si scoraggino. Non possiamo rischiare che non vedano la possibilità di realizzarsi, avere un’occupazione e una vita degna nel loro, nel nostro Paese.
Ogni cosa inizia laddove finisce l’entusiasmo, per far posto a impegno e dedizione, accompagnati dalla passione.
Il lavoro è una pista di decollo per il raggiungimento di una sana libertà e di un ottimo equilibrio psicofisico.