Leonardo Cantoro – Tristezza
È il vedere ciò che non si vede che mi porta a soffrire.
È il vedere ciò che non si vede che mi porta a soffrire.
Riecheggiano impetuosamente nella mente le orme di chi ha osato passeggiare nella tua anima e uscirne improvvisamente e senza ragione!
Non amandomi mi farai vedere vedere il buio di uno scorpione letale.
Non bastano cento persone a tenerti compagnia… se sei solo dentro.
“Ti amo” cinque lettere, quante volte l’abbiamo detto senza pensare quanto sono pesanti e piene di significato, queste cinque lettere. Quanto ci impegniamo a rispettare queste cinque lettere! Basta togliere una lettera e si sfalda tutto (cosa importa se i figli soffrono, l’importante che “io” stia bene con il/la nuovo/a compagno/a, la colpa “è sempre” dell’altro! Ma io cosa ho fatto per evitare tutto questo?)
Viviamo sballottati in mari agitati. Alziamo le vele della fede impugniamo il timone della speranza e supereremo le onde dell’inquietudine! Dio sorreggi le anime nostre.
Questa sera di falsa estate non riesco a scrivere ci sono svariate nubi nei pensieri e l’anima sembra intrappolata nelle intemperie del destino dovrò districarmi nei labirinti dei tormenti e sfilarmi dagli intrecci dell’ignoto!