Oscar Wilde – Libri
Ammetto che i romanzi moderni contengono qualcosa di buono. Voglio solo dire che, come genere, è di insopportabile.
Ammetto che i romanzi moderni contengono qualcosa di buono. Voglio solo dire che, come genere, è di insopportabile.
Ogni libro è un capitale che silenziosamente ci dorme accanto, ma che produce interessi incalcolabili.
Gli scrittori più originali dei nostri giorni non sono quelli che portano qualcosa di nuovo, ma quelle che sanno dire cose risapute come se non fossero mai state dette.
Non si scrive un libro perchè si vuole dire qualcosa; si scrive un libro perchè si ha qualcosa da dire.
La biblioteca di un uomo è una specie di harem.
Il talento da solo non può fare lo scrittore. Ci deve essere un uomo dietro al libro.
È nella ricerca delle risposte che nascono i libri.
Il Libro della Vita inizia con l’immagine di un uomo e una donna in un giardino. Termina con l’Apocalisse.
Dovresti studiare l’almanacco dei pari… è l’unico libro che un giovane mondano dovrebbe conoscere profondamente ed è il meglio che gli inglesi abbiano mai prodotto nella narrativa.
La lettura dei buoni libri è una sorta di conversazione con gli spiriti migliori dei secoli passati.
Anche leggendo il più tecnico libro scientifico o il più astratto libro di filosofia si può incontrare una frase che inaspettatamente fa da stimolo alla fantasia figurale.
I libri che da tanto tempo hai in programma di leggere, i libri che da anni cercavi senza trovarli, i libri che riguardano qualcosa di cui ti occupi in questo momento, i libri che vuoi avere per tenerli a portata di mano in ogni evenienza, i libri che potresti mettere da parte per leggerli magari quest’estate, i libri che ti mancano per affiancarli ad altri libri nel tuo scaffale, i libri che ti ispirano una curiosità improvvisa, frenetica e non chiaramente giustificabile.
Un buon libro fa apparire quello che senza quel libro forse non sarebbe mai stato visto.
Ogni libro ha per collaboratore il suo lettore.
La trasformazione del Dottor Jekyll si può pericolosamente leggere come un esperimento tratto dal ‘Lancet’.
Ci possono forse essere delle idee per migliorare i libri? Temo di no.
Deve essere assolutamente facile dire in mezz’ora se un libro vale qualcosa o non vale niente. Dieci minuti bastano, se uno ha istinto per la forma.