Charlotte Brontë – Libri
Abbi tanto rispetto di te da non prodigare l’amore di tutto il tuo cuore, e la tua anima e la tua forza a qualcuno che non gradirebbe il tuo dono e lo disprezzerebbe.
Abbi tanto rispetto di te da non prodigare l’amore di tutto il tuo cuore, e la tua anima e la tua forza a qualcuno che non gradirebbe il tuo dono e lo disprezzerebbe.
Un buon libro deve riuscire ad inculcare ricchezza con la semplicità delle povere parole.
Ora, dopo un’infanzia e una maturità colme di ansia e paura, poteva riposare tra le braccia di un uomo che l’amava.
La bellezza di un libro non è definita solamente da ciò che ti narra, ma anche da ciò che quel libro è in grado di lasciarti dentro.
Il suo mix di solennità e insolenza mi ha sedotto. Jaime, prima di tutto, è un grande conoscitore della psicologia femminile.
Leggo perché ogni particella del mondo mischiandosi alla mia compone la “formula” dell’esistenza.
In ogni scritto il lettore trova sempre un pizzico del suo vissuto o un insegnamento per il suo vivere.
Noi non ci vedremo più, quel che era per noi l’abbiamo fatto, e voi lo sapete. Credetemi: l’abbiamo fatto per sempre. Serbate la vostra vita al riparo da me. E non esitate un attimo, se sarà utile per la vostra felicità, a dimenticare questa donna che ora vi dice, senza rimpianto, addio.
Quando lei aprì gli occhi lui sentì la propria voce dire piano: “Io ti amerò per sempre.”
Sei tornato. Dolcemente. Sei tornato.
La voce di un bambino, per quanto onesta e sincera, è insignificante per chi ha dimenticato come ascoltare. Cosa misteriosa il tempo: potente e, quando ci s’intromette, pericolosa.
Smettila di innamorarti del buono del libro, quello gentile e amabile, perché alla fine, sarà quello che farà concludere il romanzo.
La vita è un bel racconto, ed il segreto? È nel racconto, vivilo. Ma ricorda di non vedere verità dove verità non c’è. Ricorda di vivere con passione.
C’è chi scrive per ricordare e chi legge per dimenticare.
Ogni volta il tempo passa ma ci soffermiamo sempre sugli stessi discorsi. Noi cambiamo e tutto resta uguale, persino il tempo, mentre scorre senza farci scorrere davvero.
– Se quello che scrivo è autobiografico o in qualche modo fa riferimento alla mia vita?- Sì, esatto. Quello che scrive ha una qualche attinenza con ciò che è il suo vissuto?- È una domanda piuttosto ridicola.- A me sembra la stia sfuggendo.- A me sembra che non riesca a afferrare che tutto quello che si scrive generalmente ha una certa attinenza con la personale vita di chi scrive.- Allora lo ammette che…- Ma quello che lei vuole sapere è se quel che scrivo, se le mie parole, i miei versi, se tutti quei punti e quelle virgole corrispondano a precisi fatti o persone, così che la sua macabra voglia di curiosità sia appagata e possa credere di sedere di fronte a un peccatore più peccatore di lei.- …- Sono parole che valgono per lei come per tutti quanti, sono costruzioni di mondi immaginari in cui gioco a fare Dio, e creo e distruggo; sono emozioni che voglio descrivere: a prescindere da chi o cosa le ha scatenate. Sono parole eterne prive di contatto con la realtà. Come lei, d’altronde.
Il libro, l’amico in cui rifugiarci. L’amico che ti prende e ti porta lontano dove da solo non arriveresti mai.