Francesca Genna – Libri
Scrittore è colui che è spettatore in questa vita.
Scrittore è colui che è spettatore in questa vita.
Esercizio di irrobustimento dello spirito.Nonna ci dice: “Figli di cagna!”La gente ci dice: “Figli di una Strega! Figli di puttana!”Altri dicono: “Imbecilli! Mascalzoni! Mocciosi! Asini! Maiali! Porci! Canaglie! Carogne! Piccoli merdosi! Pendagli da forca! Razza di assassini!”Quando sentiamo queste parole, il nostro volto diventa rosso, le orecchie ronzano, gli occhi bruciano, le ginocchia tremano.Non vogliamo più arrossire né tremare, vogliamo abituarci alle ingiurie e alle parole che feriscono.Ci sistemiamo al tavolo della cucina uno di fronte all’altro e, guardandoci negli occhi, ci diciamo delle parole sempre più atroci.Uno: “Stronzo! Buco di culo!”L’altro: “Vaffanculo! Bastardo!”Continuiamo così finché le parole non entrano più nel nostro cervello, non entrano nemmeno nelle nostre orecchie.Ci esercitiamo in questo modo una mezz’ora circa ogni giorno, poi andiamo a passeggiare per le strade.Facciamo in modo che la gente ci insulti e constatiamo che finalmente riusciamo a restare indifferenti.Ma ci sono anche le parole antiche.Nostra Madre ci diceva: “Tesori miei! Amori miei! Siete la mia gioia! Miei bimbi adorati!”Quando ci ricordiamo di queste parole, i nostri occhi si riempiono di lacrime.Queste parole dobbiamo dimenticarle, perché adesso nessuno ci dice parole simili e perché il ricordo che ne abbiamo è un peso troppo grosso da portare.Allora ricominciamo il nostro esercizio in un altro modo:Diciamo: “Tesori miei! Amori miei! Vi voglio bene… Non vi lascerò mai… Non vorrò bene che a voi… Sempre… Siete tutta la mia vita…”a forza di ripeterle, le parole a poco a poco perdono il loro significato e il dolore che portano si attenua.
Io scrivo qualcosa non per essere letto ma per essere ricordato!
Siamo come libri scritti dal tempo, sfogliati dal vento del destino e letti da chi ci sta accanto.
Alcuni libri regalano “trip” migliori di tante droghe.
Scrivere è come guardare una donna mentre dorme accanto a te cercando di capire cosa sogna per essere felice , mentre provi ad immaginarlo
[…] Persone benefiche che incontri per caso e ti viene voglia di abbracciare, perché ti sorridono dal fondo della loro esperienza umana e di colpo ti risarciscono dell’altra metà del mondo, quella accasciante delle persone rinserrate nella loro pozza di buio.
Gli amori che sembrano assurdi certe volte sono i migliori…
La scrittura è la mia medicina.
Nella rampa “conseguenze” della scala narrativa, il protagonista è come un pugile messo alle corde dalla “cosa magica”
Scrivere e come amare una donna che sai di possedere pensando che non sarà mai tua.
La parola è per metà di colui che la parla.
Scrivere mi ha reso ricchissimo, senza soldi, ma ricchissimo.
Nei canili e nelle librerie ho la certezza di trovare degli ottimi compagni di viaggio.
Un libro quasi mai si limita a farsi leggere, ma ci legge riflettendo ciò che abbiamo dentro e ogni lettore pretende che tra le righe ci sia quella frase che sia scritta per lui da poter prendere e portare via senza sapere che l’aveva avuta da sempre già dentro.
Ciò che leggi in un libro ti può piacere, lo puoi condividere, disprezzare o non capire.Non ha importanza perché quel libro ha già raggiunto il suo scopo nel momento in cui ha fatto breccia dentro di te ed è riuscito a liberare la tua anima portandoti altrove.E che importa se ciò che hai vissuto non ti è piaciuto.In quel momento hai imparato a volare!
Sono cresciuto in mezzo ai libri, la mia casa ne era sommersa, scoprii sin da subito la loro ottima compagnia, avevo il predominio su quelle voci, io decidevo chi doveva parlare per primo, e nessuno rivendicava anticipazioni. Insomma nessuno annuiva, urlava, anzi erano tutti educati, in fila indiana aspettavano di essere interloquiti.