Luciano Meran Donatoni – Abitudine
Se impieghi il tuo presente, per scavare nel tuo passato, il futuro te lo vedrai negato.
Se impieghi il tuo presente, per scavare nel tuo passato, il futuro te lo vedrai negato.
I buoi ruminano il foraggio ché ancora vedono i prati verdi.
La notte mi vesto di Chanel numero 5.
Ho preso l’abitudine di abbracciarmi da sola! Ci sono sempre per me, quando mi chiamo non ho impegni, non mi infastidisco per la perdita di tempo, mi capisco, so perfettamente cosa voglio dire quando parlo confusamente tra i singhiozzi, mi scuso da me e non ci sono conseguenze, equivoci od offese quando do di matto. So compatirmi e tollerarmi quando sono odiosa fino all’inverosimile, ingestibile, villana e capricciosa. Ho preso l’abitudine di abbracciarmi da sola perché se dovessi aspettare che qualcuno lo faccia, morirei di freddo. Non ho a chi chiederli questi abbracci, ma dopo un po’ non se ne sente neppure la mancanza, o l’esigenza, si ha solo la percezione di un retrogusto che sa di calore e completezza quando se ne ricevevano; probabilmente, se ci fosse qualcuno a donarmeli, li rifiuterei non riconoscendone l’intenzione.
Ho sempre trovato alquanto aberrante che per salvaguardare la propria vita sia necessario mettere a repentaglio quella di altri organismi.
Ricordare i momenti tristi con gioia del proprio vissuto, serve per dimenticarli dopo un’attimo. Ricordarli invece con tristezza, è mantenerli vivi per molto tempo.
Prima di proferire parola pensa: Appena detta è come cenere sparsa al vento.