Ludwig Feuerbach – Religione
L’idea o lo spirito analogamente al Dio della bibbia non è altro che un fantasma di noi stessi, ovvero il frutto di un’astrazione alienante.
L’idea o lo spirito analogamente al Dio della bibbia non è altro che un fantasma di noi stessi, ovvero il frutto di un’astrazione alienante.
Alla fede è possibile, ciò che alla ragione è impossibile.
Non ti ho cercato, ma ti ho atteso tanto, mio Signore!
Il cielo è di pochi, ma Dio è di tutti.
Gli uomini sono strani: proclamano Dio bestemmiando ogni giorno, se non con le parole con le azioni.
Così, questo mito della caduta è, in contrasto con le intenzioni dello scrittore e del suo Dio, il mito del trionfo dell’uomo: un doppio e tragico trionfo, perché l’uomo ha conquistato la conoscenza, e perché ha avuto il coraggio di pagarla con la morte. Senza volerlo, l’autore della Bibbia ha scritto una pagina degna del mito di Ulisse nell’Inferno di Dante. Nel pessimismo ebraico-cristiano il diritto alla conoscenza si paga con la morte e la dannazione: ma è un diritto che l’uomo si è storicamente acquisito, e che nessuno può togliergli: parola di Dio.
È l’onnipotenza di Dio a renderci così impotenti.