Ludwig van Beethoven – Morte
Plaudite amici, comedia finita est.(Le sue ultime parole)
Plaudite amici, comedia finita est.(Le sue ultime parole)
La morte è l’unica cosa che riesce a spaventarmi. La detesto perché oggi si può sopravvivere a tutto tranne che a lei. La morte e la volgarità sono le uniche due realtà che il diciannovesimo secolo non è riuscito a spiegare.
Sono morto tanto tempo fa ma, semplicemente, non l’avevo detto a nessuno.
Il sonno è una morte leggera, con interruttore. La morte è un sonno pesante: totale blackout.
C’è solo una differenza tra un uomo e un cubetto di ghiaccio, l’uomo avrà il terrore di sciogliersi, al cubetto invece è stato dato il privilegio di non provare nulla.
Bruciato e schiacciato a morte in un bugliolo di zuppa. Ci saranno anche modi peggiori di morire. Ma non molti.
Fa quasi sempre freddo quando li saluti oppure c’è un sole pallido come i visi di chi li circonda i morti non si sa dove andranno a finire perché sono sempre vivi e le lacrime non servono e neppure gli applausi loro non sentono.