Luigi Pirandello – Verità e Menzogna
In astratto non si è.
In astratto non si è.
Dicci com’è un albero affinché non dubitiamo che qualcosa nel mondo, fuori da queste mura, continui a combattere contro l’infamia, contro la menzogna, contro la stolta crudeltà dei nemici della vita, dicci com’è e dov’è la giustizia, perché le strappiamo la benda dagli occhi affinché veda, finalmente, a chi, di fatto, è servita, chiunque egli sia; ma non ci dicano com’è la dignità perché lo sappiamo già, perché, perfino quando sembrava non fosse che una parola, noi comprendevamo che si trattava della pura essenza della libertà, nel suo senso più profondo, quello che ci permette di dire, contro l’evidenza stessa dei fatti, che eravamo prigionieri, eppure eravamo liberi.
Non chiedo certezze, pretendo solo verità!
Se riesci a competere con le tue menzogne potrai essere vero.
Il passato, una grossa bugia. Se fosse vero, sarebbe presente!
Dietro una esagerata cortesia si nasconde un’infinita falsità.
Tutto ciò che tu pensi non è detto che esista, per questo esiste la pazzia, per dare un nome alla realtà.