Maddie Dawson – Libri
La sua voce non pronuncia il mio nome da tantissimi anni. Non è più allenata a dire il mio nome.
La sua voce non pronuncia il mio nome da tantissimi anni. Non è più allenata a dire il mio nome.
Fredda come la notte, fredda come la morte, neppure un soffio d’aria nei capelli, neppure un rumore umano nelle orecchie, non più un bagliore giorno negli occhi, spezzata in due, schiacciata da catene…
Leggere un libro è entrare con i passi di un bambino in un’isola misteriosa, inseguendo i voli dell’immaginazione.
Rassegnati: ognuno trae ispirazione dal mondo che conosce meglio.
Leggere, in fondo, non vuol dire altro che creare un piccolo giardino all’interno della nostra memoria. Ogni bel libro porta qualche elemento, un’aiuola, un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi. Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il giardino si trasforma in parco e, in questo parco, può capitare di trovarci qualcun altro.
La leggenda dice che gli specchi riflettono l’anima della persona che vi si guarda. Non poteva fare altro che stringerlo fra le braccia, ed Elena lo fece.”Ti amo”, gli sussurrò.Era l’unico conforto che poteva dargli. Era tutto quel che avevano. Le sue braccia si strinsero intorno a lei, il viso affondato nei capelli “sei tu lo specchio”, le sussurrò di rimando. […]”io sono lo specchio?”, disse a quel punto, sollevando lo sguardo verso di lui.”Tu hai rubato la mia anima” disse.
I libri sono persone con le quali puoi parlare di cose serie.