Marcel Proust – Abitudine
Se l’abitudine è una seconda natura, ci impedisce di conoscere le prima, della quale non ha né la crudeltà, né gli incanti.
Se l’abitudine è una seconda natura, ci impedisce di conoscere le prima, della quale non ha né la crudeltà, né gli incanti.
Si ama soltanto ciò che non si possiede per intero.
Si cambia più facilmente religione che caffè.
Ogni giorno lottonon per prendere l’ultimo posto libero in trenoo per avere i frutti migliori al mercatoo per conquistare la poltrona migliore a teatroogni giorno lotto per poter guardarmi allo specchiosenza abbassare lo sguardo.
Il passato sfuma man mano che i giorni passano, diventando solo fonte di melanconia. Ripenso ai vecchi sentimenti, dolori, alle emozioni che una volta mi facevano battere il cuore. Ora invece non riesco neanche a ricordare tutte le parole. Ricordo brevi attimi, piccoli gesti, forse l’essenziale. Ma di quel dolore è rimasta solamente la cenere, non brucia più.
Nella mia incostanza… sono sempre costante.
Di imbellettate parole son fatte alcune persone altre di silenzi da dover decifrare, ma il tempo si sa è un gran signore mostra sempre dov’è l’errore.