Marco Giannetti – Morte
Dalle nebbie del tempo si dischiude l’immagine di te sempre amata. Alla mente si intrecciano ricordi incalzanti e sofferti… se questa porta chiudo, mi cancella il buio.
Dalle nebbie del tempo si dischiude l’immagine di te sempre amata. Alla mente si intrecciano ricordi incalzanti e sofferti… se questa porta chiudo, mi cancella il buio.
Nella vita c’è la morte… Oltre la morte c’è ancora la vita.
Per me la morte è come un oggetto che non va più e non si può riparare, buio per sempre.Niente rumori niente visioni.
Amo la montagna, l’insieme del brusio delle foglie mosse dal vento, detesto l’ipocrisia nel citare bellezza quando è bruttezza, do peso alle parole, agli sguardi, alle carezze, ai baci. Piango per un film d’amore nel suo finale. M’arrabbio facilmente perché permaloso. Amo chi riesce a farmi sorridere l’anima, non tengo mai il muso a chi amo. Credo in un altra possibilità. Credo anche che le cose belle si ottengono superando quelle brutte. Sono geloso come lo è l’albero antico nel veder germogliare un altro seme vicino le sue radici. Sono istintivo e bacio ciò che mi piace. Ci sono e resto, se credo in qualcosa.
Al serrar degli occhi si saldano i conti.
Ero bambino in quel lontano mio natale.Dalla mia casa che si affaccia sui monti guardavo con gioia la neve che imbiancava anche il mio animo, nei miei occhi brillava anche uno scherzo di sole…Ero bambino allora, vorrei esserlo ancora.
Morirò con la penna tra le mani e quintali di sogni scritti, ma mai vissuti.