Marguerite Yourcenar – Stati d’Animo
I miei rimorsi a poco a poco sono diventati anch’essi un aspetto amaro di possesso, un modo di assicurarmi di essere stato fino alla fine lo sventurato padrone del mio destino.
I miei rimorsi a poco a poco sono diventati anch’essi un aspetto amaro di possesso, un modo di assicurarmi di essere stato fino alla fine lo sventurato padrone del mio destino.
Questo mondo, dove la convenienza ha preso il posto di tutti i sentimenti mi dà la nausea, e non fa più per me.
La mente delle persone andrebbe capita e poi giudicata. I loro atteggiamenti andrebbero capiti e poi valutati. Molte cose sbagliate si nascondono dietro a persone che non hanno più fiducia negli altri e vivono dietro un’autodifesa che spesso appare come cattiveria.
E solo mentre fissavo il vuoto, il tempo mi insegnò che il vuoto non esiste.
Hai affrontato le tempeste e ne sei uscito vivo. Hai voltato le spalle a chi definivi “Indispensabile”. Hai ricostruito battiti, cuore e mente per ridare una forma dignitosa alla tua anima. Hai affrontato la morte “Interiore” con una classe e una dignità che in pochi hanno. Sei rimasto in piedi e a testa alta anche di fronte a chi ti stava colpendo a morte. Cosa può oggi, farti così tanta paura da non vivere il presente? Forse solo la consapevolezza di cosa sia il dolore, il dolore vero. Quel dolore che ti spacca in mille pezzi, quei pezzi che hai cercato invano di raccogliere e rimettere assieme. Ma grazie a te, alla tua forza oggi quei pezzi sono di nuovo tutti al loro posto. Tu stai bene, sei in piedi, sei forte e soprattutto sei una persona viva. Per tanto a cosa sarebbe servito “Amarti tanto e ritrovarti” se poi decidi di tenere tutto questo per te per paura che si sgretoli di nuovo?
Il rancore è solo amore impolverato.
Chi è in grado donare conforto all’uomo che soffre è simile a chi porta una fiaccola ardente in una casa senza luce.