Maria Paola Campagna – Abitudine
Come fai ad avere una, due, tre facce e a riconoscerti allo specchio in una che non vedi quasi mai, che non parla alla gente, che si desta quando il mondo dorme, che incravatti in ogni dove?
Come fai ad avere una, due, tre facce e a riconoscerti allo specchio in una che non vedi quasi mai, che non parla alla gente, che si desta quando il mondo dorme, che incravatti in ogni dove?
La gente è fortunata. Le piace tutto: coni gelati, concerti rock, cantare, ballare, odio, amore, masturbazione, panini col wurstel, balli folk, Gesù Cristo, i pattini a rotelle, lo spiritualismo, il capitalismo, il comunismo, la circoncisione, i fumetti, Bob Hope, lo sci, la pesca, l’omicidio, il bowling, i dibattiti. Tutto. Non hanno molto, perché non si aspettano molto. Ma sono una grande banda.
Dicono di amarti, ma non abbastanza da crederti.
A New York sai sempre quando arriva l’autunno, perché l’ombra dell’uomo che ti pedina diventa…
La gente non cambia mai. Nemmeno l’oscurità cambia mai. Però esiste la luce.
Alle tre del mattino è sempre troppo presto o troppo tardi per qualsiasi cosa tu…
L’abitudine è il vizio del non movimento.