Michela Strega – Stati d’Animo
Ogni persona ha un limite, ecco perché molte persone hanno il cervello limitato.
Ogni persona ha un limite, ecco perché molte persone hanno il cervello limitato.
Gli occhi, questi maledetti occhi. Spesso li ho odiati, devo riconoscere però che sono stati la chiave della mia crescita, ho sempre sfidato tutti guardandoli dritti negli occhi, anche chi avrei dovuto temere.Non abbassando lo sguardo, ho acquisito la mia forza.
Non mi piace chi promette e poi non mantiene. Non mi piace chi dice “Ti voglio bene” a tutti, come se fosse un “Ciao”. Io ci credo davvero nei sentimenti!
A volte, è la solita strada quella che riserva le migliori sorprese.
Ho visto muoversi le foglie. La sensazione che il tramonto mi uscisse dalle spalle, portandosi dietro il rosso delle mie emozioni antiche, scricchiolanti, che l’autunno fa cadere dalle vene e rimanere all’ombra di querce che mi danno memoria del coraggio e dell’arresa. Il tempo suddiviso in fasi fa pavimento ed i passanti sono sempre troppi e poco attenti a ciò che resta a terra e si calpesta. Distratti. Protesi agli astri, diventano meteore. Vanno. Di bagliore in bagliore; scemano. Ed io sfumo.
Mi piacciono i piccoli gesti fatti sottovoce, quelli che restano nell’intimità di un attimo. Si leggono negli sguardi, nelle piccole movenze delle labbra e non si perdono mai, perché chi li sa cogliere li afferra e li trattiene nel cuore. Mi piacciono le piccole promesse, quelle “stupide”, quelle che fai anche al mattino, quando dietro un semplice abbraccio dici “a stasera”. Mi piace la quotidianità vissuta in una semplicità che fa del mio tempo una splendida certezza.
Raccattatrice di emozioni, ecco cosa sono! Io devo elemosinarle le carezze che ho voglia di ricevere, devo implorare disperatamente la gente di abbracciarmi, se ho voglia di un’abbraccio che scaldi. A me niente è dovuto, nessuno mi regala nulla. Sono una donna alla costante ricerca di affetto che riesce ad avere solo pagandolo caro. Il prezzo? Il prezzo sono io, perché ogni volta mi convinco di non valere nulla e una parte di me muore.