Michela Zanarella – Poesia
Una poesia equivale ad una resurrezione di colori e follie.
Una poesia equivale ad una resurrezione di colori e follie.
I popoli si immaginano di odiare la poesia ed essi sono tutti dei poeti e dei mistici.
Se io fossi un vero poeta, e non solo un aspirante tale, avrei raccontato la storia della mia tribolata e traumatica adolescenza in versi scritti con la penna dell’anima e l’inchiostro rosso sangue del cuore.
Dentro ognuno di noi si nasconde l’animo Nobile dell’essere poeta, e viene alla luce solo quando le emozioni, sovrastano la soglia del piacere.
Ballare è la poesia dei piedi.
La poesia vive nella profondità e nella sensibilità, nel silenzio e nel sentire, nei sussurri dell’anima e nei respiri affannati per le angosce del mondo.Nella poesia non risiede la biografia di un poeta; sicuramente la sua vita esprime il carattere dei versi, ma dal poeta riceve sussurri silenti senza però esserne la fotocopia.La parola è potente quando viene dall’anima, ma da sola non vale niente.Servono delle regole affinché acquisisca funzione poetica. Precise regole acustiche, ritmiche, formali, metriche. Oltre a bellezza, capacità evocativa e suggestione. In più, allitterazione, omofonia, rima; in poche parole “pathos”.Il poeta aspira la vita del mondo nel suo cuore, la trattiene il tempo necessario fino a che, quando la espelle ne esce una poesia.
L’essere o sentirsi poeta è anche piangere la tristezza dietro il sorriso della penna.