Michele Prenna – Poesia
Poeta è chi con sereno cuore vince notte di pioggia.
Poeta è chi con sereno cuore vince notte di pioggia.
Preferisco che la mia poesia venga sepolta in periferia, che vederla come osceno compromesso, tra miseria e perbenismo. Preferisco che mi ascolti un solo orecchio stanco, che centomila orecchie avide pronte ad usurparne passione, preferisco l’ardore del rivoltoso, che la scienza occulta del potere. La periferia è l’intera poesia, l’aristocrazia e il privilegio solo la maschera.
Ci ho pensato a tal punto da spremere ogni ricordo fino all’ultima goccia, fino ad oggi che provo a rivivere qualcosa che non c’è. Un po’ come se volessi continuare a scrivere con una penna senza inchiostro.
Nella sciattezza linguistica in cui viviamo c’è bisogno della poesia, che ha la funzione di avvicinarsi all’assoluto. In questo mercato generale delle parole, la parola poetica diventa un assoluto.
La poesia è variaLa si può leggere nei volti,negli sguardi,nei sorrisi,nelle lacrime…La si cattura nella mente…e si comincia a farla svolazzare tra gli scritti…La poesia è immutata…… è tutto…è vibrante,illumina l’animaaccende i sentimenti…è freschezza di spirito…sprigiona amore,…è trasparenza del cuore.
Con un grande poeta il senso della bellezza va oltre ogni altra considerazione, o piuttosto convalida tutte le considerazioni.
Me ne frego delle regole della metrica, potrebbero bloccare il fluire dei miei pensieri fuori dalla mente. Forse è proprio per questo che tendo a scrivere molto più in prosa che in versi.