Neil Young – Morte
È meglio bruciare subito che spegnersi lentamente.
È meglio bruciare subito che spegnersi lentamente.
L’assassinio è la forma estrema di censura.
Guardare senza paura alla morte, come ad un’amica onnipresente, inseparabile compagna di viaggio, capace e saggia consigliera.
La morte è una caratteristica acquisita.
La morte: mi sembra inutile e malvagia come sempre, mi sembra il male primordiale di tutto ciò che esiste, l’irrisolto e l’incomprensibile, il nodo in cui tutto da tempo immemorabile è stretto e preso e che nessuno ha osato recidere.
Ci sono molti modi per morire: il peggiore è morire dentro mentre continui a vivere fuori.
Generalmente l’uomo è distrutto dall’attesa della pena capitale molto tempo prima di morire. Gli si infliggono due morti, e la prima è la peggiore dell’altra, mentre egli ha ucciso una volta sola. Paragonata a questo supplizio, le legge del taglione appare come una legge di civiltà. (da “Riflessioni sulla pena di morte”)
Ricordo mio nonno, un contadino: quando gli chiedevo “Cosa fai, nonno?”, rispondeva “aspetto la morte”. Per me non era mai una risposta tragica perché per lui aspettare la morte significava attrezzarsi, nell’ultima parte della vita, ad affrontarla con tutte le armi dell’uomo (lo scherno, l’ironia, la tristezza, l’amicizia, l’amore), ma mai ad esorcizzarla. Noi invece la dobbiamo esorcizzare con i nostri “gesti segreti” perché crediamo solo nei fatti. E di fronte al “fatto della morte”, che non si può controllare perché si è “assenti” nei riguardi di esso, possiamo solo fare scongiuri o “dare i numeri”.
La morte è ciò che fino ad ora la vita ha inventato di più solido.
Beati tutti coloro che, nati prima della Scienza, avevano il privilegio di morire alla prima malattia.
La morte è uno stato di perfezione, il solo alla portata di un mortale.
Ho scoperto che le persone non hanno veramente paura di morire; hanno paura di non avere mai vissuto, di non aver mai considerato a fondo lo scopo più elevato della loro vita, di non essere mai entrati in contatto con quello scopo e avere almeno tentato di fare la differenza in questo mondo.
Quando verrà l’ora di morire non voglio perderne neanche un attimo: si muore una volta sola.
Di uomini molto cattivi non si può nemmeno immaginare che muoiano.
Posso morire anche senza l’aiuto dei dottori.
La filosofia aiuta a vivere insegnando a morire.
E se neppure la morte ponesse fine al peggio?