Nadia Consani – Tristezza
Il fragore dell’onda copre il pandemonio dei miei pensieri.
Il fragore dell’onda copre il pandemonio dei miei pensieri.
Quando hai sofferto e hai superato, il dolore non spaventa. Ora sai che puoi farcela, ma questo lo pensi quando ci sei fuori; e quando invece ci sei dentro ti senti morire alla stesso modo della volta precedente e la paura di non farcela e di non vincere è tanta! Quando la paura ti prende, guardati dietro e ricorda che già una voltahai vinto, puoi vincere ancora!
Noi siamo alunni in questo mondo, ed il dolore è il nostro maestro più grande!
C’è un ricordo folle dove tra noi non è mai finita, dove stiamo lì a guardarci negli occhi stiamo lì a sussurrarci “per sempre”.
Tutti siamo stati feriti, delusi e traditi, ma l’errore più grande che si può fare è far scontare ai nuovi incontri le colpe degli incontri passati. Scaricare su di loro rabbia e cattiveria quando magari anche loro proprio come te hanno subito le stesse cose.
Osservo impotente la mia vita sporcarsi con il fango dell’infamia altrui, mentre lacrime di dolore e amarezza scorrono copiose, come a voler ripulire quella parte di mondo che rispecchia ed esalta solo la bestialità degli uomini.
Incongruenza è nascondersi dietro a un paravento di noncuranza e di sfiducia verso i sentimenti, per paura di restare delusi e di staccarsi da quella consuetudine e da quella rassegnazione di cui ormai siamo prigionieri, ma nello stesso tempo sentirne la mancanza e desiderare di essere scoperti, senza però dimostrare la nostra fragilità.Insomma, è come il cane che si morde la coda.