Silvia Nelli – Nemico
Disarmare il nemico: Sorridere. Fottersene. Essere maledettamente felici. Non provare rabbia verso di lui… Al massimo solo pena!
Disarmare il nemico: Sorridere. Fottersene. Essere maledettamente felici. Non provare rabbia verso di lui… Al massimo solo pena!
Smettila con quel sorriso, smettila di dirmi quanto mi vuoi bene: le tue mani sono ancora sporche di menzogna.
La cattiveria: noi ti invidiamo!Io: me ne frego a testa alta e vado avanti per la mia strada!
Quando una persona inizia a trattarmi gentilmente io inizio a chiedermi se sta facendo come con il tacchino di Natale: ingozzarlo per poi ucciderlo. E mangiarlo. Con tutto ciò che mi ha donato e che di mio ho dentro.
Il peggior nemico è il tuo amico! Sa tutto di te, invidioso e geloso di come sei, farà sempre finta di nascondertelo, ma avrà il coraggio di sputare nel tuo piatto.
Stringi la mano al tuo nemico, se senti che non trasmette calore lascialo andare per la sua strada.
Io non metto nessuno fuori dalla mia vita, ignoro e in quel ignorare, nasce la più profonda indifferenza.
Non soffrite per nessuno, non ne vale la pena, aspettate invece che soffrano per voi.
Io divento il mio peggior nemico quando non credo in me stessa privandomi della stima che è doveroso avere di sé.
Odiava tutto e tutti perché non sapeva chi fosse il colpevole.
Non sono vendicativa, ma se mi fanno male il modo per farla pagare lo trovo, dicono che basti l’indifferenza per colpire il nemico, io penso che serva un colpo diverso per vederlo a terra per poi ignorarlo.
Per quanto la vita possa apparirti dura, tu non strisciare, ma cammina sempre a testa alta, guardando il tuo nemico negli occhi.
Non si dovrebbero mai usare le persone come mezzo di vendetta.
Ci sono anime nere in corpi angelici.
Che cos’è la furbizia? Trappole che poni sul tuo cammino.
Il fatto che io ti stia ad ascoltare, non comporta in sé, che io debba risponderti.
Ci sono persone che, per sentirsi importanti, usano il loro punto di forza: la fragilità e le debolezze altrui, sentendosi grandi e indispensabili, giocando a loro piacimento. Quando avranno finito il loro gioco, ti getteranno via, ma non bisogna dispiacersene, perché non servono ad altro.