Mauro Lanari – Nemico
È inutile odiar’a morte qualcuno. Tanto prim’o poi si viene sempr’accontentati.
È inutile odiar’a morte qualcuno. Tanto prim’o poi si viene sempr’accontentati.
Il mio peggior nemico? La persona che ritenevo importante ma che si è rivelato un infame, subdolo, e traditore.
Non ci sei per me, sai solo prendere, solo accusare, io devo capire, accettare, subire. Ora basta, io ti accuso: Di mancato rispetto, mancata onestà, mancata sincerità e ti condanno a un vaffanculo a vita. Sparisci dalla mia vista!
Ho conosciuto gente così infame, talmente infame che alla fine per fame si son mangiati il proprio fegato.
Il sorriso, la maschera più letale che una persona possa sfoggiare.
L’indifferenza è una forma di rispetto verso se stessi.
Mi ignori? No problem, non mi intacca. Ti faccio presente che so essere un campione olimpionico a usare l’indifferenza.
Fra tutti i nemici, il più pericoloso è quello di cui siamo amici.
Non angosciarti se hai il disprezzo dei nemici, interessati solo della stima degli amici.
Sono quel veleno che sa ucciderti lentamente, e non esiste antidoto. Ho imparato ad essere letale e implacabile, con le persone che mi feriscono.
E puoi fidarti di tutti, ma non ti devi fidare di nessuno, perché incontrerai sempre chi nella vita userà le tue confidenze come armi per ferirti e per farti del male.
La guerra sussurrò tante volte di essere lasciata in pace e la pace rispose: io ti blocco la strada e ti circondo, perché sono io il mondo.
Attenti alle spalle, spesso chi ti pugnala è chi credi che ti stia accanto.
Il mio peggior nemico è l’insicurezza che sento di fronte a persone o fatti che non sento appartenermi.
Alle quattro comarelle, vi dono una delle notizie belle, se sparite è meglio, fate più bella figura. I pettegolezzi fateli nelle vostre case e non verso coloro che non vi danno attenzioni.