Oriana Fallaci – Abbandonare
Niente è peggio di niente.
Niente è peggio di niente.
Dovevi essere la mia ancora di salvezza, invece sei diventato il più pesante dei macigni che mi hai trascinato nel profondo degli abissi.
C’è più eleganza quando ci si ritira dal mondo, se ci si ritira senza biasimarlo.
Vagavo per la città, spensierato e con quella grande torre che spiccava nel cielo, adesso è stata sommersa dalle nuvole, e poi quasi come se il sole l’avesse sciolta. Non sono più da quelle parti.
E poi per un istante la verità ti si fa d’avanti agli occhi, è il terrore nella testa, l’angoscia ti pervade, vuoi ritornare nelle tue tenere illusioni ma ormai è tardi. È come essere buttati nudi sotto la pioggia, dopo il tenero torpore di vane finzioni. Consapevoli, che nessuno questa volta ti porgerà un ombrello, ti offrirà un riparo. Soli. Abbandonati.
Quando veniamo abbandonati dal mondo la solitudine è sopportabile, quando veniamo abbandonati da noi stessi la solitudine è quasi incurabile.
Abbandonare gli animali non è di Moda.