Pablo Neruda – Desiderio
L’ebbrezza, e il desiderio, e il lasciarsi andare, e questo era la mia vita, era questo che l’acqua dei tuoi occhi portava.
L’ebbrezza, e il desiderio, e il lasciarsi andare, e questo era la mia vita, era questo che l’acqua dei tuoi occhi portava.
Chi gode di troppo sfarzo spesso perde il gusto del vivere.
Lei è così non puoi odiarla perché ne hai bisogno, non puoi averla perché già ti appartiene, non puoi abituarti a lei perché fiorisce ed appassisce in continuazione. Corrotti nel corpo e nell’anima, fino al midollo. Sublime, maledetto, congenito tarlo.
Come una candela accesa, consumo la mia cera aspettando il tuo respiro… l’unico che può spegnere questa mia.
Voler male all’altro, godere del male dell’altro; proviamo a non dare questa “soddisfazione” all’altro.
I desideri smodati sono fonte di sofferenza, e la felicità della vita comincia solamente dove essi finiscono.
C’è chi i tuoi desideri li intuisce, chi li esaudisce, chi li scatena e poi si tira indietro.