Pablo Neruda – Figli e bambini
Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.
Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.
Se nascerai uomo, ad esempio, non dovrai temere d’essere violentato nel buio di una strada. Non dovrai servirti di un bel viso per essere accettato al primo sguardo, di un bel corpo per nascondere la tua intelligenza. Non subirai giudizi malvagi quando dormirai con chi ti piace.
Stanchezza… stanchezza ti fai sentire…alla fine di una bella giornata,ma occhi sorridono soddisfatti…e pensieri dolci e sereni cullano la mente…è la vita… è la vita la più forte.
Mettere in ordine la casa mentre i tuoi figli sono ancora piccoli è come spalare il viale prima che smetta di nevicare.
È stato l’attimo in cui ho capito il perché della mia vita, quello in cui per la prima volta ho toccato il tuo corpicino e sentito il tuo pianto, quello mi ha fatto capire che ero li per te, figlio mio.
I figli il mio futuro. La loro felicità, la mia gioia. La loro serenità la mia pace. Il loro amore La mia felicità… i loro giorni la mia Eternità!
Incanto è ogni tuo respiro, che doni al mio cuore.