Michelangelo Buonarroti – Personaggi famosi
Simil uom né maggior non nacque mai.
Simil uom né maggior non nacque mai.
Era semplice per Gandhi praticare la non violenza non essendo mai stato in tangenziale. Con i lavori in corso. A Roma. In agosto.
Sono stati effettuati degli esperimenti su dei soggetti di varie fasce d’età, mostrando loro delle registrazioni tratte da dei programmi televisivi. Quelli che hanno reagito con un’aggressività incontrollata, attacchi di ansia e senso di soffocamento hanno guardato delle trasmissioni che presentavano come ospite la deputata Michaela Biancofiore.
Forse una persona sola al comando non sarebbe una ipotesi da scartare, sul fatto che possa chiamarsi Berlusconi, questa è un’altra storia, però trovarsi a questo punto così impreparati e senza alternative significa che in questi anni chi doveva pensare al paese ha pensato molto ai cazzi suoi.
“Io innocente come Tortora” (Silvio Berlusconi). A questo punto qualche maligno potrebbe mettere in dubbio l’innocenza di Tortora.
Essere testimone dell’immensa bravura di Franca Valeri è un’emozione incredibile. Lei che è stata un mito senza essere diva. Che ha intuito le mode, i costumi, le ipocrisie del nostro paese con una classe e raffinatezza uniche. Sempre in anticipo su tutto. Lei che ha portato il cabaret in Italia. Lei, che a 93 anni irrompe in teatro con l’energia di chi ama questo mestiere perché ce l’ha nel sangue… Al di là della popolarità fugace che la tv di oggi butta addosso a giovani inesperti in estasi per 2 minuti a Zelig. Lei, quando la comicità era una donna e non una sguaiata parolaccia. Lei coi suoi ricordi pieni di storia. In scena per un’ora e mezza, lei. Sconosciuta alla maggior parte del pubblico televisivo di oggi. Quando la comicità, prima di essere sesso, era cultura. Lei: Franca Valeri. Grazie…
Veronica Lario ha detto che Berlusconi è “il drago al quale vengono offerte le vergini”. Può anche darsi che Berlusconi sia “il drago” ma sul fatto che le ragazze che andavano ad Arcore fossero delle vergini nutro qualche dubbio.
Fracchia, personaggio simbolo de-generato, generato dal cattolicesimo?
Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma, sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo, ma siamo qui. Vi ringrazio per l’accoglienza!
Arriva sempre un Kurt Cobain a fare ciò che avresti dovuto fare tu…
“Io sono nubile”, “celibe, vorrai dire”. “Vabbè sempre scapolo sono”.
Credo mi si conceda, di innalzare un plauso, sincero a colui che negli anni ha sempre cantato l’amore, che lo ha nel mondo esportato, caldamente apprezzato e colmato d’allori, come s’è visto stasera, da una terra lontana, esibirsi con i migliori, nel giorno del suo compleanno, dall’inno di verdi che ha fatto tutti sognare a quella felicità, che dovremmo imparare, ad usare – solo così si può il mondo unire, senza null’altro badare. A te, grande artista Al Bano, hai tutta la mia stima, sappi che sei un grande uomo, e con tutti i tuoi abili amici, impresso nelle pagine amate, che fanno più bella la vita.
Pasolini raccontava la vita: quella vera, quella “minuta”, quella che viveva e scorgeva. Ecco perché era un precursore. Non si nascondeva, bensì arrivava dove altri, forse, c’erano ma non volevano vedere o non vedevano.
Meglio che stasera non mi lamento, che se no Tiziano Ferro ci fa un’altra canzone.
Il fascino perverso della celebrità.
Mi sommerge un’immensa ondata di calore e di infinita riconoscenza per ciò che la vita ha dato a un ragazzo che a sedici anni era andato a vivere per strada. Quel ragazzo ero io.
Un idolo è quella persona che porta sorrisi dove la società impone lacrime.