Pier Paolo Pasolini – Abitudine
Chi si scandalizza è sempre banale: ma, aggiungo, è anche sempre male informato.
Chi si scandalizza è sempre banale: ma, aggiungo, è anche sempre male informato.
Non sei tu diverso da tutti gli altri, è che nessuno sarà mai uguale a te.
In spiaggia arrivo sempre tardi, verso le diciotto, diciannove. Mi sdraio e vedo la gente andar via, in lontananza bambini che giocano, la risacca color arancio, lo strofinare dei ciottoli sulla battigia in perfetta armonia con il canto delle cicale, gli ombrelloni chiusi, il sole in pensiero per il mio ritardo di cinque minuti. Tranquillo, anche oggi facciamo il bagno assieme, separati dall’orizzonte, stravolti d’incanto.
Succede che conosci persone al di là degli spazi fisici e può succedere che provi per loro un affetto quasi ingiustificato. Ti agganci ad un filo invisibile nel quale scorrono vibrazioni in un continuo travaso reciproco e ad un certo punto, in questo scambio emozionale, ti accorgi di guardarti allo specchio.
L’abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose.
Se vuoi presenza, sii presente. Se vuoi ascolto, porgi ascolto. Se vuoi fiducia, dai fiducia. I sentimenti a senso unico hanno vita breve. Non creano legami, ma sterili monologhi.
Sono legata al mio tutto, senza avere niente.
Non sei tu diverso da tutti gli altri, è che nessuno sarà mai uguale a te.
In spiaggia arrivo sempre tardi, verso le diciotto, diciannove. Mi sdraio e vedo la gente andar via, in lontananza bambini che giocano, la risacca color arancio, lo strofinare dei ciottoli sulla battigia in perfetta armonia con il canto delle cicale, gli ombrelloni chiusi, il sole in pensiero per il mio ritardo di cinque minuti. Tranquillo, anche oggi facciamo il bagno assieme, separati dall’orizzonte, stravolti d’incanto.
Succede che conosci persone al di là degli spazi fisici e può succedere che provi per loro un affetto quasi ingiustificato. Ti agganci ad un filo invisibile nel quale scorrono vibrazioni in un continuo travaso reciproco e ad un certo punto, in questo scambio emozionale, ti accorgi di guardarti allo specchio.
L’abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose.
Se vuoi presenza, sii presente. Se vuoi ascolto, porgi ascolto. Se vuoi fiducia, dai fiducia. I sentimenti a senso unico hanno vita breve. Non creano legami, ma sterili monologhi.
Sono legata al mio tutto, senza avere niente.
Non sei tu diverso da tutti gli altri, è che nessuno sarà mai uguale a te.
In spiaggia arrivo sempre tardi, verso le diciotto, diciannove. Mi sdraio e vedo la gente andar via, in lontananza bambini che giocano, la risacca color arancio, lo strofinare dei ciottoli sulla battigia in perfetta armonia con il canto delle cicale, gli ombrelloni chiusi, il sole in pensiero per il mio ritardo di cinque minuti. Tranquillo, anche oggi facciamo il bagno assieme, separati dall’orizzonte, stravolti d’incanto.
Succede che conosci persone al di là degli spazi fisici e può succedere che provi per loro un affetto quasi ingiustificato. Ti agganci ad un filo invisibile nel quale scorrono vibrazioni in un continuo travaso reciproco e ad un certo punto, in questo scambio emozionale, ti accorgi di guardarti allo specchio.
L’abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose.
Se vuoi presenza, sii presente. Se vuoi ascolto, porgi ascolto. Se vuoi fiducia, dai fiducia. I sentimenti a senso unico hanno vita breve. Non creano legami, ma sterili monologhi.
Sono legata al mio tutto, senza avere niente.