Gabriele D’Annunzio – Poesia
Il verso è tutto.
Il verso è tutto.
Uno sguardo vergine sulla realtà: ecco ciò ch’io chiamo poesia.
La mia poesia bisogna ch’io la tenga nascosta in fondo al cuore, per me, per piangere solo, per pregar solo, per disperare solo!
Dei nuovi poeti: è così raro che un uomo afferri se all’orizzonte sia una finestra d’ufficio a brillare, o se lì stia per sorgere un grande corpo celeste. (E quando quest’ultimo poi orbita in alto, essi riposano nelle loro alcove coperte, e rantolano, e sognano dei grassi zamponi delle segretarie; o che non hanno superato gli esami di maturità): per chi scrivono di fatto i poeti? Per l’unico loro simile su centomila? (Perché anche quei pochi su diecimila, che potrebbero semmai essere interessati, i contemporanei non li scoprono affatto, e sono fermi nel migliore dei casi a Stifter). – Noo!: io scrittore mai!
La poesia è la luce di un lampo; quando è solo un accostamento di parole diventa semplice composizione.
Ci vuole più coraggio a concludere, che a fare un verso nuovo: tutti i medici e i poeti lo sanno.
Ah, ci sono tante cose fra cielo e terra, di cui soltanto i poeti hanno sognato qualcosa.
E io sopporto soltanto più poeti, che tra l’altro hanno anche dei pensieri, come Pindaro e Leopardi.
Poesiain mancanza di perfezionelogica vuolealmeno far sentire un soffiomatematico dicoerenza…
È sempre arduo realizzare una vocazione poetica, ma come può essere più difficile per una “donna di casa”!
Spesso il poeta raccoglie sogni che altri hanno disperso e, cercadi far rivivere quei sogni emozionando.
La poesia è pornografia delle emozioni.
La poesia è il linguaggio naturale di tutti i culti.
La poesia per me è visione dell’orizzonte: l’orizzonte è dove tutti i tuoi desideri, le tue passioni, i tuoi sogni, le tue sofferenze, i tuoi rimpianti, il tuo futuro e il tuo passato si fondono col mare e il sole in un eterno presente! Io vedo i miei versi danzare all’orizzonte, così li raccolgo quando ancora si agitano e vibrano pieni di vita e magica alchimia.
I poeti, gli scrittori sono gli scultori della vita…Al posto dello scalpello, usano penna e emozioni…
Dove finisce la regola, la moda, la tendenza, la politica, la società; dove del sociale si rivela in modo evidente; dove nessuno insegna e tutti imparano è lo spazio in cui puoi trovare il poeta.
Il pensiero è sempre la pietra d’inciampo della poesia.