Giorgio De Luca – Poesia
I poeti, come gli usignoli, si esprimono in versi.
I poeti, come gli usignoli, si esprimono in versi.
La sera i poeti hanno i capelli grigi… si tingono d’argento lunare… Al mattino, col primo chiarore del sole, i poeti hanno i capelli arcobaleno ricamati da fili d’oro…
Mi piaceva pensare che i problemi dell’umanità potessero essere risolti un giorno da una congiura di poeti: un piccolo gruppo si prepara a prendere le sorti del mondo perché solo dei poeti ormai, solo della gente che lascia il cuore volare, che lascia libera la propria fantasia senza la pesantezza del quotidiano, è capace di pensare diversamente. Ed è questo di cui avremmo bisogno oggi: pensare diversamente.
Sono un poeta che scrive i suoi versi bevendo il dolore degli anni passati, ascoltando le lacrime dell’anima di chi ha pianto sulle mie spalle, ricordando i sorrisi di chi mi ha amato, ricordando la mancanza di chi non è più accanto a me ricordando i miei errori e le sofferenze patite dal mio cuore, le mie parole voleranno via come la mia anima, su tra le stelle, ma il mio nome sarà impresso nella mente del tempo.
Il buio oltre la siepe dall’orizzonte infinito il guardo esclude.
La poesia è il pomposo vascello che ci conduce verso il regno delle emozioni, impropriamente governato dall’oscura regina Monotonia, eterna nemica della felicità. Perché la felicità è la varietà degli ambienti, dei sentimenti e degli atti. La felicità è una fragile creatura esile accarezzata dal venereo verde dei vegetali e saggiamente governata dalle ispide montagne ruvide.
Il poeta scrive le note dell’anima suasu un pentagramma d’ariaappeso alla punta di una stella- inzuppata di luce e pioggia -ai confini dell’universo.
La poesia è un soffio troppo leggero perché ne abbia avuto una forza un tempo e troppo profondo per non averne mai avuta una.
Il poeta dice quel che l’orgoglio tace.
È impossibile scrivere in pace, se quello che si scrive vale qualcosa.
Ho una vena poetica varicosa.
Al vuoto si risponde con la poesia, non con le puttanate…
Il poeta cerca di suggerire delle cose: se si dice poco per comprendere di più, allora è meglio dire ancora meno. Il passo successivo è non dire nulla. Può sembrare assurdo, ma tutta l’arte moderna è una via verso l’assurdo. Il problema è trovare esattamente il punto di equilibrio tra niente e tutto.
C’è una poesia delle cose che ci attrae anche senza comprenderne il senso.
La nostra vita è la sintesi di tutti i generi letterari. Inizia con la poesia, continua con l’epica e finisce con la drammaturgia.
La poesia nacque la notte in cui l’uomo contemplava la luna pur consapevole che non era commestibile.
L’uomo. Creatura doppia che ha trasformato l’amore in poesia e il sesso in divertimento quotidiano.